La chiesa si trova in piazza Matteotti e domina con la sua facciata l’ampio spazio della piazza. FOTO 1 In origine la chiesa era una piccola cappella che col tempo divenne diruta ed abbandonata. Nel 1621 Marcello Basilico cominciò a riedificarla. Fu completata poi dai suoi figli Fulvio e Gianlorenzo e dedicata a San Giovanni Battista protettore della famiglia. Un’iscrizione sul portale lo testimonia. FOTO 2 - 3
La chiesa di San Giovanni Battista è conosciuta come Chiesa del Purgatorio perché è appartenuta a tale confraternita per più di cinquant’anni, dal 1699 fino al suo scioglimento divenuto in tempi recenti.
Grande la facciata espansa, tripartita da lesene, caratterizzata da pietre a vista e tetti a spiovente. Il portale architravato con lesene a cordolo interno in corrispondenza delle navate laterali due finestre con cornice e timpano.
L’interno è ampio e luminoso FOTO 4. La navata maggiore ha la lunghezza di 27 e la larghezza di metri 6,80 e presenta una volta a botte unghiata. Al centro e sulle finestre stucchi settecenteschi. Al centro della volta è rappresentata la Vergine delle Anime Purganti FOTO 4a e un medaglione con la rappresentazione di San Michele Arcangelo FOTO 4b.
Le due laterali sono più piccole, più basse rispetto a quella principale, ma simmetriche. Le navate laterali hanno volte più basse decorate con stucchi a cerchi concentrici con rosetta centrale e illuminate da piccole finestre quadrilobate. Sul lato destro entrando c’è un altare di marmo con intarsi, dedicato a San Leonardo. L’altare ospita una statua lignea del Santo con saio e catena. FOTO 5
Il secondo altare, con mensa di legno, accoglie la statua di San Pasquale Baylon estasiato dalla visione del Bambin Gesù. FOTO 6
Nell’ultima campata della navata è presente un altare della metà del XVIII secolo con intarsi di marmo a motivi floreali. Sui pilastrini laterali medaglioni ad intarsio rappresentano lo stemma del vescovo Giuseppe Campanile (1737-1771) FOTO 7. L’altare è dedicato a Santa Filomena. FOTO 8
Nella navata di sinistra c’è l’altare di Sant’Antonio Abate. La statua lignea è rappresentata con un maialino ai suoi piedi e nella mano destra un bastone a T, simbolo del suo peregrinare. FOTO 9
Nella campata successiva c’è l’altare dedicato a San Giovanni Battista, titolare della Chiesa. La statua è del XVIII secolo e il Santo è rappresentato con gli attributi iconografici tradizionali (agnello e bandiera). FOTO 10
Nell’ultima campata una nicchia ospita la statua di San Giuda Taddeo, statua lignea del XVIII secolo. FOTO 11
Sulla parete di fondo si trova l’altare dedicato alla Vergine Addolorata. La statua è vestita con abito nero arricchito con ricami in oro FOTO 12. Sotto la mensa, in una teca di vetro, l’altare custodisce la statua di Gesù morto. FOTO 13
Al centro dell’area presbiterale è presente l’altare maggiore realizzato con marmi pregiati si presenta ricco di intarsi. FOTO 14
Alle spalle dell’altare, seguendo l’andamento semicircolare dell’abside, troviamo un coro ligneo. I diciassette stalli hanno una spalliera con specchiatura e sono divisi da colonnine rastremate con capitelli di stile ionico. In corrispondenza di ogni sedile vi è un inginocchiatoio. FOTO 15 Sul Coro si ammira una tela realizzata nella fine del XVIII secolo che raffigura la Vergine con le Anime Purganti. FOTO 15a
La parte anteriore del presbiterio è delimitata da transenne di marmo chiuse da un artistico cancelletto in ferro battuto. Le transenne recano la data 1838 mentre sul cancello, oltre il teschio con tibie incrociate in ottone, si legge R.C. su un’anta e D.N. nell’altra. FOTO 16
Tra le statue presenti in chiesa vanno menzionate la statua dedicata a Sant’Antonio da Padova FOTO 17 e quella dedicata a Santa Lucia, una statua lignea del XVIII secolo FOTO 18. Per quanto riguarda i manufatti lignei, oltre al già citato coro, interessanti sono anche un confessionale realizzato nel XIIX secolo da un abile artigiano forse locale ma ben informato sulle tendenze artistiche dell’epoca FOTO 19 e un pulpito, realizzato in noce, che presenta un baldacchino con fiocchi e sotto il tettuccio una raggiera con al centro la colomba, simbolo dello Spirito Santo, il tutto personalizzato dallo stemma della confraternita in stucco e datato al 1892. FOTO 20
In sagrestia, oltre alle suppellettili liturgiche e alle pianete dell’Ottocento, si ammira un quadro che sintetizza la vita di San Nicola da Tolentino, un Santo raffigurato con l’abito nero degli eremitani di Sant’Agostino, con una stella sopra di lui e in mano un giglio. La presenza di questo Santo all’interno della chiesa è affiancata a quella di Sant’Antonio per la caratteristica della distribuzione del pane ai poveri. FOTO 21
Lo scopo della Confraternita era quello di suffragare le anime del purgatorio ma essa si occupava anche di beneficenza. In chiesa, infatti, è presente l’edicola del pane di Sant’Antonio che serviva per raccogliere le offerte che la congrega, durante i mesi invernali, usava per aiutare le famiglie bisognose che non avevano un lavoro. FOTO 22
In conclusione, a metà degli anni Sessanta, dopo la partenza del padre spirituale della confraternita e dopo la cessazione dell’attività della congrega, la chiesa ha avuto un periodo di decadenza. Chiusa per trent’anni , verso la metà degli anni Novanta del secolo scorso, dopo essere stata restaurata è stata riaperta e restituita alla vita religiosa della collettività.
